Tratta araba degli schiavi. …

Tratta araba degli schiavi.
Con tratta araba degli schiavi s’intende la pratica della schiavitù nel mondo arabo, soprattutto in Asia occidentale, Nord Africa, Africa orientale e alcune parti d’Europa (come la Spagna e il Sud Italia) durante il loro periodo di dominazione. Il commercio si è concentrato sui mercati di schiavi del Vicino Oriente e Nord Africa. La popolazione schiavizzata non si limitava a un colore dell’epidermide, a un’etnia o a una religione, poiché nella tratta erano inclusi gli stessi Arabi e Berberi, soprattutto dei primi giorni della loro islamizzazione.

Durante l’VIII e il IX secolo delle conquiste musulmane la maggior parte degli schiavi era principalmente costituita da slavi dell’Europa dell’est (chiamati Saqaliba). Tuttavia, gli schiavi provenivano da una grande varietà di regioni e comprendeva i popoli del Mediterraneo, persiani, turchi, i popoli delle regioni montuose del Caucaso (come la Georgia, l’Armenia e la Circassia) e parte dell’Asia centrale oltre che la Scandinavia, le Isole britanniche, gli attuali Paesi Bassi, l’Irlana, e vari altri popoli di diversa origine, innanzi tutto le popolazioni di colore di origine africana.

L’importazione da parte degli Arabi degli africani è diminuita sensibilmente a partire dall’inizio del XX secolo, anche in seguito all’abolizione della schiavitù in molti Stati.[1][2][3]
Scopi della schiavitù

Gli storici stimano che 10-18 milioni di Africani furono fatti schiavi dai mercanti di schiavi arabi, persiani e turchi, e portati nel mondo islamico attraverso il Mar Rosso, Oceano Indiano e deserto del Sahara tra il 650 e 1900, cui si deve aggiungere un numero perlomeno triplo di africani uccisi durante le razzie o morti durante le marce di trasferimento.[4][5][6][7]. Va notato che il termine arabo, soprattutto in testi storici riguardanti la schiavitù, deve essere inteso come termine culturale piuttosto che razziale, e molti degli Arabi mercanti di schiavi, come Tippu Tip e altri, erano indistinguibili dagli africani che essi hanno schiavizzato e venduto. A causa della natura del commercio degli schiavi nel mondo arabo è anche impossibile fornire dati certi della schiavitù[8][9][10][11].

Leggi  Giorgio Israel: il pensiero ebraico, lo spazio, il nulla e l'infinito (cabala ebraica)

Le frequenti incursioni arabe nella Spagna islamica e nei regni cristiani circostanti portavano spesso un cospicuo bottino di schiavi, In un raid contro Lisbona nel 1189, ad esempio, il “califfo” almohade Abū Yaʿqūb Yūsuf II prese 3.000 donne e bambini prigionieri, mentre il suo governatore di Cordova, in un attacco successivo su Silves nel 1191, prese 3.000 schiavi cristiani[12].

L’espansione ottomana in Europa e i raid tatari avrebbero deportato milioni europei cristiani nel mondo arabo:[13][14][15] una cifra evidentemente impossibile da confermare.

La tratta arabo-islamica degli schiavi è talvolta chiamata “commercio islamico” di schiavi, ma un fenomeno esistente in paesi dominati da un credo religioso non è necessariamente riconducile alla schiavitù (la stessa cosa può infatti dirsi per il mondo cristiano). Tuttavia Patrick Manning, professore di storia affermò: Se una popolazione non-musulmana rifiuta di adottare l’Islam come religione o pagare la Jizya per la protezione, questa popolazione diventa nemica della Umma e quindi diventa legale secondo il diritto islamico prendere schiavi da quella popolazione non-musulmana. L’utilizzo dei termini “commercio islamico” o “mondo islamico” è stato contestato da alcuni musulmani in quanto l’Africa, o una parte trascurabile di essa, è considerata Dar al-harb, cioè estranea al territorio musulmano[16] La propagazione dell’Islam in Africa ha spesso rivelato un atteggiamento cauto nei confronti di proselitismo a causa del suo effetto nel ridurre la potenziale riserva di schiavi.[17]

Da un punto di vista occidentale, la materia si fonde con la tratta degli schiavi orientali, che ha seguito due strade principali nel Medioevo:

Percorsi via terra attraverso il Maghreb e deserti del Mashreq (Vie commerciali trans-sahariane)[18]
Rotte marittime verso l’Africa dell’est il Mar Rosso e Oceano Indiano (via orientale)[19][20]

Leggi  Chiesa del XIV secolo, crollata nel XXI per ...

La tratta araba degli schiavi è nata prima dell’Islam[21][22] ed è durata più di un millennio e sopravvive tuttora ancora oggi in alcuni luoghi[23]. I mercanti arabi portarono attraverso l’Oceano Indiano schiavi africani prelevati nell’attuale Kenya, Mozambico, Tanzania e Sud Sudan[24], Eritrea ed Etiopia, trasferendoli in varie altre zone dell’Africa orientale Iraq, Iran, Kuwait, Turchia, in altre parti del Vicino e Medio Oriente[25] e in Asia meridionale (principalmente in Pakistan e India).
A differenza della Tratta atlantica degli schiavi africani nel Nuovo Mondo, gli Arabi deportarono schiavi africani nel mondo islamico, che al suo apice si estendeva su tre continenti dall’Atlantico (Marocco, Spagna) e del Pacifico (India e Cina occidentale).
Il mercato sessuale degli arabi (c. 1884), di Jean-Léon Gérôme.
Note

^ Historical survey > The international slave trade
^ Should The Islamic World Apologize For Slavery?
^ K. A. Berney, Paul E. Schellinger Trudy Ring, Robert M. Salkin, International dictionary of historic places, Volume 4: Middle East and Africa, Taylor and Francis, 1996, p. 116.
^ Encyclopædia Britannica’s Guide to Black History
^ Focus on the slave trade
^ The Unknown Slavery: In the Muslim world, that is — and it’s not over
^ Arab Slave Trade: Nominal Muslims, African Holocaust Society. URL consultato il 4 gennaio 2007.
^ Arab Slave Trade:, African Holocaust Society. URL consultato il 4 gennaio 2007.
^ (EN) Queenae Taylor Mulvihill, Warriors: Spiritually Engaged, Lulu.com, 2006, ISBN 1-4116-8991-7. ISBN 978-1-4116-8991-6.
^ Warriors: Spiritually Engaged By Queenae Taylor Mulvihil page 253
^ Arab versus European: diplomacy and war in nineteenth-century east central Africa
^ Ransoming Captives in Crusader Spain: The Order of Merced on the Christian-Islamic Frontier
^ Supply of Slaves
^ Soldier Khan
^ The living legacy of jihad slavery
^ Manning (1990) p. 10
^ Murray Gordon, Slavery in the Arab World, New York, New Amsterdam Press, 1989. Originariamente pubblicata in francese per le Editions Robert Laffont, S.A. Parigi, 1987, p. 28.
^ Battuta’s Trip: Journey to West Africa (1351 – 1353)
^ The blood of a nation of Slaves in Stone Town
^ BBC Remembering East African slave raids
^ The Forgotten Holocaust: The Eastern Slave Trade, geocities.com. (archiviato dall’url originale il 25 ottobre 2009).
^ Irfan Shahid, Byzantium and the Arabs in the Sixth Century, Dumbarton Oaks, 2002, p. 364 documents; Ghassanid Arabs seizing and selling 20,000 Jewish Samaritans as slaves in the year 529, before the rise of Islam.
^ “Know about Islamic Slavery in Africa”
^ Heart of Africa, vol. II, chap. xv.
^ A Legacy Hidden in Plain Sight

Leggi  Intervista a Souad Sbai, marocchina e deputato, spiega i pericoli dell'islam

#arabi #islam #storia #schiavismo #neoschiavismo #cultura #islamismo #invasioni

#CircoloIpazia #Umbertide #Libera

Precedente SENTENZA CASSAZIONE SUI DOVERI PER GLI IMMIGRATI ... Successivo DIO E' VIVO, CHE SFIGA

Lascia un commento